Le cifre di Cracovia
- 760.000 abitanti di cui 180.000 studenti
- 1 drago
- Più di 200 bar nella città vecchia rappresentano la densità più importante del mondo
- 1 Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci
- 280 km da Varsavia, 380 km da Budapest, 450 km da Praga
Cracovia è l’antica capitale del Regno di Polonia. Risparmiata dalle distruzioni della seconda guerra mondiale, Krakow è la capitale culturale del paese, inserita nel patrimonio dell’Unesco per la sua ricchezza architettonica. È anche una città di studenti dalla dolcezza del vivere meridionale. Cracovia occupa un posto speciale nel cuore dei polacchi. Per molti è la più bella città della Polonia. Per altri, di un bellezza pretenziosa. Cracovia è una città di studenti e un importante centro intellettuale ed artistico. Molte personalità sono associate alla città: l’astronomo Copernico, Papa Giovanni Paolo, lo scrittore Conrad, i pittori Wyspianski e Matejko, l’etnologo Malinowski, il drammaturgo Kantor, il violinista Nigel Kennedy, la poetessa Szymborska.
Così come Roma, Cracovia è una città conservatrice, gran parte della Città Vecchia è ricca di chiese e monasteri. Italiana anche per la sua architettura del Rinascimento, per la sua leggerezza e la sua dolce vita. Gli abitanti di Cracovia amano passeggiare, uscire, flirtare e ritrovarsi nelle numerose caffetterie, nei bar e nei ristoranti della città.
A Cracovia si respira una strana atmosfera. La piacevole sensazione di sentirsi sempre a casa propria. Non dimenticate di toccare la campana della Cattedrale di Wawel per essere sicuri di tornare sulle rive del fiume Wisla.
Cracovia non sarebbe completa senza il suo quartiere ebraico, Kazimierz, amato dagli artisti e dagli studenti per il suo fascino romantico un po’ sgangherato.
Campo di Concentramento di Auschwitz
Costruito dopo l'invasione tedesca della Polonia, il campo di concentramento di Auschwitz fu il più grande centro di reclusione e di sterminio del regime nazista. Situato a circa 70 chilometri di distanza da Cracovia, fu il maggiore campo di sterminio della storia, dove furono assassinati più di un milione di persone.
Attualmente si possono visitare due campi: Auschwitz I, il campo di concentramento originale, e Auschwitz II (Birkenau), costruito successivamente come campo di sterminio.
Auschwitz I
Costruito nel 1940, per accogliere i prigionieri politici polacchi,che erano ormai troppi per le carceri, Auschwitz I fu il campo di concentramento originale e il centro amministrativo del complesso che si costruì successivamente. I primi ad essere reclusi nel campo furono i prigionieri politici dell'esercito polacco, ma non tardarono a seguirli anche i membri della resistenza, gli intellettuali, gli omosessuali, gli zingari e gli ebrei. La maggior parte degli ebrei furono ingannati dai nazisti, che gli vendevano terreni e case e gli offrivano interessanti posti di lavoro, per portarli con sé a destinazione, insieme ai loro averi. Dopo un lungo ed estenuante viaggio, arrivavano al campo, dove, se non erano considerati idonei per le attività lavorative assegnate, venivano assassinati e, se lo erano, lavoravano praticamente fino alla morte. Non appena attraversavano la porta di Auschwitz I, i prigionieri leggevano l'enorme scritta "Arbeit macht frei" (Il lavoro rende liberi), facendo supporre ai prigionieri che, prima o poi, avrebbero potuto abbandonare liberamente quel luogo. Oltre ai capannoni, dove vivevano i prigionieri, il campo era diviso in vari blocchi, come il numero 11, conosciuto come il “blocco della morte”. Era il luogo dove si torturavano i prigionieri, che erano rinchiusi in celle esigue, dove i prigionieri morivano di fame o venivano uccisi. Nella visita dei differenti blocchi, si possono constatare le condizioni in cui vivevano i prigionieri. Si può osservare una piccola parte dell'immensa collezione d'oggetti, rubati ai prigionieri prima di assassinarli, come stivali, valige, occhiali, pentole e persino dei capelli, che erano venduti per la fabbricazione di tessuti per i cappotti dei nazisti.
Auschwitz – Birkenau
Il secondo e il maggiore campo di concentramento è quello che la maggior parte della gente conosce come Auschwitz. Fu costruito nel 1941, nella località di Bikernau (a 3 chilometri dal campo principale) come parte del piano della Germania nazista per la “Soluzione finale”, con cui si volevano sterminare gli ebrei. Il campo era formato da 175 ettari ed era diviso in varie sezioni, delimitate da filo spinato e recinzioni elettrificate. Auschwitz – Birkenau non era un campo di lavoro come gli altri, ma fu costruito con la finalità di portare a termine lo sterminio dei prigionieri. Disponeva, pertanto, di cinque camere a gas e di forni crematori, ognuno con capacità per 2.500 prigionieri. Dopo essere arrivati al campo nei vagoni merci, in un terribile viaggio di vari giorni, in cui non potevano né mangiare né bere, i prigionieri venivano selezionati. Alcuni raggiungevano direttamente le camere a gas, mentre altri venivano inviati nei campi di concentramento o erano utilizzati per degli esperimenti. I prigionieri considerati poco adatti per lavorare, erano inviati nelle camere a gas; gli comunicavano che avrebbero dovuto farsi una doccia e, dopo aver lasciato i propri averi nella sala, venivano rinchiusi e assassinati con Zyklon B. Quando ormai erano tutti morti, si controllava che non avessero nessun oggetto di valore (denti d’oro, orecchini…) con sé, per poi essere trasportati nei campi crematori. Anche se in un primo momento le donne non venivano importate, contro la propria volontà, nel campo, nel 1942 si iniziò ad inviarle ad Auschwitz II, dove venivano uccise o obbligate a partecipare ad crudeli esperimenti di sterilizzazione, che si realizzavano all’interno del campo. Nel campo ancora si conservano alcuni capannoni originari, le enormi latrine e i resti dei forni crematori e delle camere a gas, che i nazisti cercarono di distruggere prima di scappare frettolosamente.
La fine di Auschwitz
Nel 1945, l'esercito russo avanzava a passi da gigante verso la Polonia; nazisti decisero di evacuare Auschwitz e molti prigionieri morirono. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono i prigionieri rimasti nel campo, anche se, purtroppo, la maggior parte erano malati o moribondi.
Sconvolgente e fondamentale
Pur non essendo un luogo dove svagarsi, il campo di concentramento è una visita fondamentale per conoscere una degli avvenimenti più tragici della storia del XX secolo. Le guide del campo vi parleranno, senza mezzi termini, di come vivevano i prigionieri, fin dal loro arrivo nel campo. Le strutture dei campi si conservano in buonissime condizioni e si possono visitare gli antichi capannoni, le camere a gas, i forni crematori e una parte dell’immensa collezione di oggetti, che furono rubati ai prigionieri prima di assassinarli.
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